Counseling

Il Counseling è uno spazio di ascolto in cui potersi esprimere fuori dagli schemi e dai giudizi per far emergere quelle infinte soluzioni che, se ben veicolate, troviamo dentro di noi. È uno strumento che ti può aiutare a mettere ordine, a fare focus, ritrovare forza e autostima e raggiungere la chiarezza. L’approccio che propongo deriva dalla visione immaginale di James Hillman e di Selene Calloni Williams, si ispira alla psicologia archetipica e pone al centro della scena il “fare anima”. Ha una visione di tipo estetico e opera attraverso rituali secondo una modalità più simile al processo artistico-creativo che al paradigma terapeutico comune.

Il Counseling è uno spazio di ascolto in cui potersi esprimere fuori dagli schemi e dai giudizi per far emergere quelle infinte soluzioni che, se ben veicolate, troviamo dentro di noi. È uno strumento che ti può aiutare a mettere ordine, a fare focus, ritrovare forza e autostima e raggiungere la chiarezza. L’approccio che propongo deriva dalla visione immaginale di James Hillman e di Selene Calloni Williams, si ispira alla psicologia archetipica e pone al centro della scena il “fare anima”. Ha una visione di tipo estetico e opera attraverso rituali secondo una modalità più simile al processo artistico-creativo che al paradigma terapeutico comune.

Il Viaggio dell’Eroe

Un vero e proprio viaggio interiore per risvegliare e guarire i 12 archetipi del nostro mondo psichico. È un il viaggio dell’Io per raggiungere l’Autorealizzazione, l’Individuazione e l’Illuminazione. Dalla nascita alla morte, dall’infanzia alla vecchiaia, dall’adolescenza alla maturità, ogni aspetto della nostra vita può essere portato alla consapevolezza, esplorato, vissuto e realizzato grazie al supporto dell’Approccio Fenomenologico e della Teoria degli Archetipi. I nostri momenti di cambiamento, di trasformazione interiore, di morte psicologica di una parte di noi, non sono altro che un passaggio dall’influenza di un archetipo ad un altro, e spesso coincidono con le fasi cruciali della vita…

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Psicogenealogia e Costellazioni famigliari immaginali

“Il nostro destino non è scritto nella pietra, ma nelle ombre di chi ci ha preceduto, e nei nostri sogni onirici e desideri profondi. Ciascuno di noi mette in scena un mito: vedere questo mito, evocare e imparare a dialogare con le immagini degli antenati e dei sogni, significa avviarsi alla guarigione”. Le costellazioni familiari sono uno strumento unico per entrare in contatto con i miti che costellano il nostro vissuto familiare e che inconsciamente…

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Regressioni immaginali

“Ogni cosa, a ognuno, accade precisamente, precisamente ora. Secoli e secoli, e solo nel presente accadono i fatti; innumerevoli uomini nell’aria, sulla terra e sul mare, e tutto ciò che realmente accade, accade a me.”
Jorge Luis Borges

Cosa significa veramente “vita passata e futura” alla luce del fatto che il tempo lineare, la sensazione del prima e del dopo, è un’illusione o, come si dice nel buddhismo, “chitta maya”, “inganno dei sensi”? Il viaggio immaginale si compie a mezzo della regressione e progressione, talvolta facilitato dalle costellazioni familiari immaginali, dalla…

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Sciamanesimo e Yoga Sciamanico

“Che tutto in te sia gioia, questa è la tua meta.”
Sri Aurobindo

Lo yoga è un percorso di Libertà che ci porta a smettere di avere paura. In questo senso lo Sciamanesimo e lo Yoga ci chiedono entrambi di lasciare andare le nostre paure ed entrare in contatto con quella forza vitale che abita in noi e genera il mondo. Ed entrambi hanno una volontà comune: quella di “vedere oltre”. La parola sciamano si riferisce a colui che può vedere attraverso l’oscurità. In sanscrito, la parola guru si riferisce a colui che può…

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Voice Dialogue

La Psicologia dei Sé, in Italia Dinamica dei Sé, e il Voice Dialogue nascono negli Stati Uniti negli anni 70 ideati da Hal Stone, Ph.D. e Sidra Stone, Ph.D., e si fondano sul riscontro che l’“Io” è costituito da una molteplicità di Sé interiori. Il Voice Dialogue è una tecnica sofisticata di “intervista ai Sé” che mira a sviluppare un “Io Cosciente” (Ego consapevole) che, a differenza dell’Io operativo (Ego operativo), non è identificato con alcuni Sé, ma può scegliere di volta in volta quali aspetti attivare nelle diverse situazioni.

Reiki e Chakra Balance

“Io credo che esista un Essere Supremo, l’Infinito Assoluto, una Forza Vitale che governa il mondo e l’universo, un Potere Spirituale invisibile dinanzi al quale tutti gli altri poteri appassiscono nella loro insignificanza. Questo potere è incomprensibile per l’uomo, inimmaginabile, non misurabile, è la Forza Universale della Vita, da cui ogni singolo essere riceve continue benedizioni. Io chiamerò questa energia Reiki…”. Reiki è una disciplina spirituale che consiste sostanzialmente in una serie di attivazioni energetiche che hanno lo scopo di facilitare ed aumentare progressivamente e gradualmente il passaggio di energia vitale attraverso il nostro sistema psicofisico. E’…

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Sound Healing e Biorisonanza

L’unione di una delle più antiche tecniche tantriche, lo Yoga Nidra, con il suono puro delle campane di cristallo, ha generato una tecnica potentissima di vibrational healing, ancora tutta da scoprire. Non c’è (e non c’è stato) popolo che non abbia riconosciuto l’importanza della musica e del suono come metodo di guarigione. Nelle antiche culture dell’India, l’Oriente, l’Africa, l’Europa e fra gli Aborigeni e gli indiani d’America, la pratica di usare il suono per guarire e realizzare l’equilibrio da dentro è esistita per molti anni. I tibetani ancora usano le flange, i carillon, le campane e il canto come fondamento per loro pratica spirituale. A Bali il “gamelang“, il gong e il tamburo sono…

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SHAKTI WAY – Pratiche della presenza della Dea

Cerchi di donne con appuntamento mensile per lavorare sul risveglio dell’energia femminile. Viviamo oggi un tempo di rinnovamento, nel quale la qualità del femminile sacro offre una visione e delle soluzioni innovatrici. Dopo secoli di oblio, questa nuova dimensione permette un cambiamento concreto della realtà quotidiana e addirittura delle basi dell’organizzazione sociale.

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  • Il viaggio dell’eroe

    Un vero e proprio viaggio interiore per risvegliare e guarire i 12 archetipi del nostro mondo psichico. È un il viaggio dell’Io per raggiungere l’Autorealizzazione, l’Individuazione e l’Illuminazione. Dalla nascita alla morte, dall’infanzia alla vecchiaia, dall’adolescenza alla maturità, ogni aspetto della nostra vita può essere portato alla consapevolezza, esplorato, vissuto e realizzato grazie al supporto dell’Approccio Fenomenologico e della Teoria degli Archetipi. I nostri momenti di cambiamento, di trasformazione interiore, di morte psicologica di una parte di noi, non sono altro che un passaggio dall’influenza di un archetipo ad un altro, e spesso coincidono con le fasi cruciali della vita (andare a vivere da soli, cambiare lavoro, sposarsi, ecc.). Tutti gli Archetipi sono potenzialmente dentro di noi, ma solitamente si ha un particolare rapporto con due o tre di essi che risultano dominanti in noi e in questa nostra vita. Alla fine quello che conta è trovare l’armonia tra di essi. Il Viaggio dell’Eroe ci porta alla fine a trovare il Tesoro del nostro vero Sé.

  • Psicogenealogia e costellazioni famigliari immaginali

    “Il nostro destino non è scritto nella pietra, ma nelle ombre di chi ci ha preceduto, e nei nostri sogni onirici e desideri profondi. Ciascuno di noi mette in scena un mito: vedere questo mito, evocare e imparare a dialogare con le immagini degli antenati e dei sogni, significa avviarsi alla guarigione”. Le costellazioni familiari sono uno strumento unico per entrare in contatto con i miti che costellano il nostro vissuto familiare e che inconsciamente riproponiamo nella nostra vita. Compito del costellatore è evidenziare come tutto ciò sia semplicemente un’immagine che siamo noi stessi a creare, e portare alla luce i nodi irrisolti da sciogliere attraverso la potenza del rito finale. L’approccio rituale sostituisce la visione anestetica della terapia desacralizzata con quella estetico-visionaria.

  • Regressioni immaginali

    “Ogni cosa, a ognuno, accade precisamente, precisamente ora. Secoli e secoli, e solo nel presente accadono i fatti; innumerevoli uomini nell’aria, sulla terra e sul mare, e tutto ciò che realmente accade, accade a me.”
    Jorge Luis Borges.

    Cosa significa veramente “vita passata e futura” alla luce del fatto che il tempo lineare, la sensazione del prima e del dopo, è un’illusione o, come si dice nel buddhismo, “chitta maya”, “inganno dei sensi”? Il viaggio immaginale si compie a mezzo della regressione e progressione, talvolta facilitato dalle costellazioni familiari immaginali, dalla meditazione e mindfulness immaginale o dalle tecniche dell’estasi dello yoga sciamanico. Esso ti consente di esplorare le immagini che il tuo istinto proietta: vite passate o future, avi, sogni, ricordi d’infanzia, emozioni, missioni e compiti, al punto da vedere in esse gli archetipi che ti muovono e comprendere l’universalità e la poesia della tua storia così da portarti ad essere l’amante degli eventi – che sono enti, entità, spiriti – e non più ad essere la vittima designata delle loro reazioni. Nel viaggio immaginale noi vediamo solo quelle immagini delle nostre vite passate o future, dei nostri antenati, dei nostri sogni o ricordi che possono darci qualcosa di significativo ai fini della nostra guarigione e risveglio. Spontaneamente affiorano solo quelle immagini, che contengono informazioni essenziali.

  • Sciamanesimo e yoga sciamanico

    “Che tutto in te sia gioia, questa è la tua meta.”
    Sri Aurobindo

    Lo yoga è un percorso di Libertà che ci porta a smettere di avere paura. In questo senso lo Sciamanesimo e lo Yoga ci chiedono entrambi di lasciare andare le nostre paure ed entrare in contatto con quella forza vitale che abita in noi e genera il mondo. Ed entrambi hanno una volontà comune: quella di “vedere oltre”. La parola sciamano si riferisce a colui che può vedere attraverso l’oscurità. In sanscrito, la parola guru si riferisce a colui che può rimuovere il buio. Entrambi usano intenzionalità e messa a fuoco. Entrambi cercano di renderci più sensibili alla natura più sottile della Realtà, ed entrambi ci portano su un percorso di auto-rivelazione attraverso una connessione intima con la vita, la natura e il mondo che ci circonda. Lo Yoga Sciamanico è il riconoscimento di queste affinità e l’unione di queste due vie in un sincretismo che rende entrambe ancora più potenti. Ci conduce in un viaggio di collegamento intenso e intimo con la nostra psiche e con i molti campi vibrazionali che popolano tutti gli strati della Realtà. Questi si rivelano in molte forme e possono aiutarci a districare nodi di confusione, traumi e sofferenza. Diventiamo in grado di muoverci attraverso diversi piani con facilità e cominciamo ad avere fiducia nella Forza vitale che sostiene e muove l’Universo.

     

    LE ORIGINI NEL TANTRA

    Lo Yoga Sciamanico Tantrico vanta antichissime origini, che fondano le loro radici nelle millenarie culture sorte alle pendici dell’Himalaya e poi diffuse in tutta l’Asia. Fu insegnato e tramandato dai grandi maestri Naropa, Tilopa, Milarepa e dalle maestre yogine e sciamane tantriche, come Yesce Tsogyel consorte di Padmasambhava e molte altre guru tantriche. E’ lo yoga della smaterializzazione e della depersonalizzazione del reale, che mira alla ricerca della vera natura unica di tutte le cose. Tramite la pratica si trova l’anima, l’essenza, l’immagine, la proiezione. Lo Yoga Sciamanico è per eccellenza lo Yoga della Potenza; di vocazione tantrica, di natura antica, di voce poetica. Parla attraverso pratiche meravigliose che riguardano il risveglio dell’energia dormiente in ogni uomo: la kundalini. Parla mediante la psicopompia, la capacità di vedere simultaneamente nella morte e nella vita.

     

    IL VOLO MAGICO E LA MORTE MISTICA

    Lo Yoga sciamanico unisce l’esperienza tribale di tutti i popoli alla mistica dello yoga, tantrica, lamaista e buddista. In queste pratiche ricorre il termine “volo magico” che si riferisce al superamento della condizione umana per giungere all’assoluto, ma anche per ritrovare lo spazio mistico interiore che è un “luogo” sacro, fonte di visione e di autoguarigione. Altro elemento in comune è la “morte mistica” e cioè l’abbandono dell’abituale stato di coscienza, la rottura della gabbia dell’io: la personalità di facciata, spesso schematica, origine di un corpo rigido e pieno di contratture. Si diventa sciamani -guaritori di se stessi ed eventualmente degli altri- solo in seguito ad un processo di morte e rinascita. È un’iniziazione che si compie in uno stato non ordinario di coscienza, ampliato: in sogno o durante la trance leggera indotta da una particolare e protratta respirazione, dal suono del tamburo, dal canto di mantra o dalla danza. Lo sciamano è un grande conoscitore della morte poiché l’ha sperimentata più e più volte. Sa che essa genera tutte le paure, ma solo dopo averla attraversata, con il coraggio di “guardarla in volto” ha potuto guarire la vita. L’ha trasformata radicalmente. Lo sciamano così come è un grande conoscitore della morte lo è della psiche umana. È assolutamente vivo poiché danza nella molteplicità e riesce a riunificare gli opposti. Vive a proprio agio nella Terra di Mezzo, sapendo muoversi con abilità nel mondo del Cielo e della Terra. Ha sconfitto la paura e la prudenza del mondo, ma soprattutto non si lascia schiacciare né condizionare dalle immagini di questo mondo, frutto di una psiche snaturata. Ha una visione della vita molto poetica e creativa, scanzonata, ironica e riesce ad avere sempre il giusto distacco dalle situazioni e dagli eventi. Vive le emozioni e le esperienze totalmente, senza pregiudizi. Sa che è solo l’esperienza, il veicolo della conoscenza e della trasformazione. L’intuito, una qualità non razionale, lo guida. La “dissacrazione” di tutte le teorie, dei simboli, delle immagini, delle emozioni, dei legami affettivi, dei ruoli, è il mezzo attraverso il quale lui/lei ritorna alla libertà e alla spontaneità dell’essere, nonché alla comunione con la Natura, a cui sente, nel profondo, di appartenere. Il prevalere della mente razionale a scapito dell’istinto, ha portato l’uomo ad allontanarsi dalla Natura e di riflesso da se stesso e a divenire un essere inevitabilmente “spezzato” e infelice, alienato dalla realtà che la sua stessa mente conosce. La creatura ignora che quella realtà è ciò che i mistici chiamano il “velo di Maya”, l’illusione. La vera realtà è inconoscibile con la sola ragione. Con lo Yoga sciamanico ci si può ricongiungere a quel principio intelligente che è nella natura e di riflesso nelle profondità del corpo, per ritrovare la sincronicità di cui godeva spontaneamente l’uomo primitivo. Il cuore, l’intuito, l’istinto possono aiutare la ragione a ristabilire la comunione con la coscienza universale.

     

    IL CORPO, LA NATURA E L’ESTASI

    Lo sciamano usa il corpo, quale strumento essenziale della conoscenza, dal quale non si può prescindere, dal momento che nessun tipo di realizzazione è possibile se non si passa attraverso di esso. È materia versatile e intelligente, fonte di informazioni. La consapevolezza del corpo, riavvicina alla natura che è esistenza, coscienza, poesia e bellezza. Con tale presupposto, si può trovare il potere di guarire, di prevedere, di conoscere e di trasformare. Ciò accade quando si sviluppa la capacità di abbandonarsi al fluire dell’energia e della forza senza giudicarla, bloccarla e opporre alcuna resistenza. Solo attraverso il “surrender” (la resa, l’abbandono), lo sciamano ottiene l’estasi. Perdendo tutto (le proprie convinzioni, certezze, sicurezze, abitudini) accade la magia: il cambiamento in conformità alla volontà cosciente. Il mondo dell’estasi sciamanica è popolato da spiriti, entità, divinità: energie e simboli allo stato puro; personaggi da favola, quelli a cui i bambini spontaneamente danno anima nella realtà o rivedono nei sogni. La capacità immaginativa è l’anticamera del potere di visione, il propellente per “sciamanizzare”, la possibilità di ricreare la propria esistenza e realizzare le intime aspirazioni.

     

    SCIOGLIERE L’IPNOSI DEL MATERIALISMO

    Riprendere confidenza con il mondo dell’invisibile è il diktat dei tempi che stiamo vivendo, un periodo molto intenso di trasformazione per tutta la Terra, un momento davvero fecondo per chiunque voglia dare una sferzata al proprio processo evolutivo a favore di un recupero integrale del proprio benessere. Intendo per benessere e integrità il riappropriarsi di quella gioia di vivere che è l’unico scopo della nostra vita la quale non è altro che un sogno, un “gioco divino” (lila, come la definiscono i Veda) e come tale va vissuta: libera da condizionamenti, memorie dolorose, pesi karmici e altre zavorre che appesantiscono il naturale stato di vuotezza e leggerezza che ci compete per diritto di nascita. Non rimane che “arrendersi” all’evidenza sperimentabile della magia in tutto ciò che ci circonda, ovvero degli strati invisibili delle cose, dell’essenza psichica del mondo materiale, della non oggettività dell’esistenza, dell’unità di fondo che permea ogni nostra esperienza, dell’essenza vibrante di pura luce, puro spazio, puro vuoto, pura energia che noi siamo in quanto microcosmo che ha in sè tutte le stesse qualità del macrocosmo: le cellule del nostro corpo risuonano con i trilioni di stelle che compongono l’Universo e ogni legge della natura funziona per assonanza in ogni singolo organo del nostro corpo fisico. Siamo fatti di terra, acqua, fuoco, aria, etere. Siamo fatti della stessa sostanza della Terra, e dei sogni – parafrasando poeticamente Shakespeare. Come possiamo dimenticarci di tutto questo? Riuscite a percepire, osservandolo attentamente, la quiete di un albero (anche quando un temporale devasta i suoi rami), di un lago (anche quando una burrasca scuote le sue acque), di un prato d’erba, di un cigno, di una formica e via dicendo, qualsiasi circostanza esterna ci sia? Anche noi siamo parte di questo universo naturale dove l’unico comandamento che vige è la forza della vita (la pura energia vitale). “Utilizzare bene la mente” vuol dire anche risvegliare le facoltà mentali meno legate al pensiero e più connesse alle qualità superiori dell’intuizione, della visualizzazione immaginale, della creatività. Vuol dire tornare a essere sciamani, saper dialogare con le forze invisibili che permeano il mondo visibile, edificarsi una dimora fatta di sogni che scegliamo noi di vivere e distruggerla ogni volta che è divenuta troppo stabile, vuol dire fluire nel cambiamento in totale armonia con le leggi della natura e del nostro daimon, il richiamo e la vocazione dell’anima. Lo Yoga sciamanico è un mezzo per avviare questa trasformazione dell’essere umano, della sua mente e delle sue cellule. Lo Yoga sciamanico trasmuta le emozioni negative e genera vibrazioni di gioia. Praticare lo yoga sciamanico significa ricollegarsi alla propria anima, al proprio mondo interiore, facendo fuoriuscire potenzialità latenti. Conduce quindi a un riavvicinamento alla Grande Madre, alla Natura, a una profonda guarigione dell’anima. Lavorando sui principali chakra e sulla respirazione attraverso particolari tecniche si percepiscono gli elementi quali acqua, aria, terra, fuoco e spazio. Il lavoro su questi elementi tramite lo yoga sciamanico è molto potente, poiché fa emergere intense energie e flussi di coscienza sopiti dallo stress, dalle ansie, dalle frenesie contemporanee.

     

    LA PRATICA

    La pratica di Yoga Sciamanico si svolge in un cerchio al centro del quale si trova il Fuoco della Creazione. L’assenza di sforzo è la sua caratteristica fondamentale. Significa rimanere nello “stato naturale”, condizione che consente di non provare né attrazione né repulsione, non desideri, ma semmai osservi i tuoi desideri, come sogni che non ti appartengono, non produci immagini, piuttosto osservi le impressioni che corrono attraverso i tuoi sensi interni. Si pratica nel cerchio, si chiama lo Spirito con tamburo, sonaglio, voce e movimento. È fatto di momenti di ascolto silenzioso e di movimento consapevole (asana). Di respiro yogico-sciamanico, energia, meditazioni, gesti rituali e mudra. Due sono i momenti cruciali dello Yoga Sciamanico: 1) “Mettere all’interno” Momento iniziale in cui si riporta la realtà in un mandala, rappresentandola sotto forma di simboli all’interno di una struttura circolare. 2) “Energizzare e potenziare” Nel secondo momento si agisce sui canali e centri energetici (nadi e chakra), per risvegliare le forze necessarie a intervenire sulla trasformazione. Il primo momento è quello del riassorbimento, in cui riportiamo ogni cosa, ogni persona, emozione, evento, esperienza con la quale veniamo a contatto quotidianamente, alla sua reale natura, che non è altro che immagine, sogno, proiezione, illusione, ciò che i sacri testi vedici chiamano “maya”. Il secondo momento è la fase energizzante, in cui attraverso particolari tecniche di respirazione, meditazione e postura agiamo sulle energie per risvegliare la forza che ci conferisce il potere sulla nostra creazione immaginale. Riassorbiamo il reale, riprendendoci i ricordi e riassumendoci la responsabilità per tutte le emozioni vissute in vita.

     

    CONSIGLI DI LETTURA

    • “Lo sciamanesimo e le tecniche dell’estasi” di Mircea Eliade
    • “Sciamanico. Viaggio ai confini tra lo spazio e il nulla” di Selene Calloni Williams Yoga
    • “La danzatrice del cielo – La vita segreta e i canti di Yeshe Tsogyel” di Keith Dowman
    • “Essenza dei Tantra” di Abhinavagupta
  • Reiki e chakra balance

    “Io credo che esista un Essere Supremo, l’Infinito Assoluto, una Forza Vitale che governa il mondo e l’universo, un Potere Spirituale invisibile dinanzi al quale tutti gli altri poteri appassiscono nella loro insignificanza. Questo potere è incomprensibile per l’uomo, inimmaginabile, non misurabile, è la Forza Universale della Vita, da cui ogni singolo essere riceve continue benedizioni. Io chiamerò questa energia Reiki…”. Reiki è una disciplina spirituale che consiste sostanzialmente in una serie di attivazioni energetiche che hanno lo scopo di facilitare ed aumentare progressivamente e gradualmente il passaggio di energia vitale attraverso il nostro sistema psicofisico. E’ importante considerare che trattandosi per l’appunto di una canalizzazione e avvalendosi di tecniche e di procedimenti praticati da migliaia di anni e derivati dalle principali filosofie, religioni e medicine orientali , non si ha alcuna interferenza tra l’energia personale di chi dà e di chi riceve Reiki. Gli insegnamenti, le procedure e i simboli utilizzati in Reiki sono perfettamente riconducibili ed assimilabili infatti alle tecniche di guarigione praticate in alcune arti marziali, nella medicina cinese, nella medicina tibetana. Le culture e le filosofie orientali hanno sempre avuto una grande considerazione della dimensione spirituale e come un insieme di organi da analizzare isolatamente e in modo separato dall’esistenza globale dell’individuo.

  • Sound healing

    L’unione di una delle più antiche tecniche tantriche, lo Yoga Nidra, con il suono puro delle campane di cristallo, ha generato una tecnica potentissima di vibrational healing, ancora tutta da scoprire. Non c’è (e non c’è stato) popolo che non abbia riconosciuto l’importanza della musica e del suono come metodo di guarigione. Nelle antiche culture dell’India, l’Oriente, l’Africa, l’Europa e fra gli Aborigeni e gli indiani d’America, la pratica di usare il suono per guarire e realizzare l’equilibrio da dentro è esistita per molti anni. I tibetani ancora usano le flange, i carillon, le campane e il canto come fondamento per loro pratica spirituale. A Bali il “gamelang“, il gong e il tamburo sono utilizzati nei riti religiosi e gli shamani nativoamericani usano la tonalità vocale e la vibrazione sonora ripetuta, nelle cerimonie sacre, per reintonare lo squilibrio dello spirito, delle emozioni e del corpo fisico. C’è un collegamento diretto fra le parti differenti del corpo e suoni specifici. I sacerdoti dell’Egitto antico hanno saputo usare i suoni vocali per far risuonare i loro centri psico-energetici. Ma per trovare la potenza del suono unita con quella del cristallo sembra ci si debba spingere fino ad Atlantide.

    Il sensitivo americano, Edgar Cayce e il grande antroposofo austriaco, Rudolf Steiner, previdero entrambi che i “toni puri” sarebbero stati usati per la guarigione prima della conclusione di questo secolo. Nostradamus ha previsto la cura del cancro con il tono puro entro 1998. I toni puri delle campane di cristallo sono l’adempimento di questa profezia.

    Il suono delle campane di cristallo è una forma di medicina vibratoria che convalida il fatto che tutto nell’universo è in una condizione di vibrazione e la frequenza a cui un oggetto o una persona vibra è chiamata risonanza. I chakra, le ossa, gli organi, le ghiandole endocrine, ogni più piccola creatura vivente possiede una frequenza di risonanza diversa. Quando un organo o una parte del corpo sta vibrando male o non armoniosamente, è definito in “facilità di dissonanza” o più comunemente “malattia”. Un corpo al contrario è in una condizione di salute quando ogni cellula crea una risonanza che è in armonia con il tutto.

    Secondo la medicina vibratoria la dissonanza genera a sua volta un blocco dell’energia nei “canali” nelle nadi anzitutto, e poi a pioggia in nervi, arterie, vene, dotti linfatici, ecc. Quando c’è un blocco, l’organo in questione smette di vibrare a una frequenza naturale e provoca così un certo genere di distorsione. Attraverso l’healing sound quindi si possono rompere, dissolvere e liberare questi blocchi che hanno la loro origine nel nostro corpo sottile.

    Ricevere un bagno sonoro dai cristalli in uno stato di yoga nidra ne amplifica gli effetti all’ennesima potenza. La potenza delle due tecniche congiunte è assodata, soprattutto oltreoceano. Negli USA sono in molti a utilizzare le due tecniche insieme a scopi terapeutici, con risultati incredibili. Diversi sono ormai gli studi a riguardo. Sono state ad esempio condotte, con speciali analizzatori di spettri elettromagnetici, verifiche spettrometriche su ogni singola campana, sull’insieme delle campane e con l’aggiunta del canto armonico. Durante tutte e tre le fasi di controllo, lo spettro di frequenza ha segnalato che tali vibrazioni armoniche amplificano quelle lunghezze d’onda che coincidono con biofrequenze emesse dal

    nostro Sistema Nervoso Centrale e Cardiocircolatorio, e che le frequenze di emissione hanno uno “spin” magnetico di tipo destrogiro assolutamente benefico per l’organismo.

    Tali frequenze sonore sono immunostimolanti e permettono il rilascio di endorfine del “benessere”, rifrangono energie disarmoniche quali emozioni negative e sistemi di credenze limitanti, riequilibrano le funzioni dei due emisferi cerebrali e alterano le onde elettromagnetiche cerebrali inducendo stati meditativi e di rilassamento profondo associati alla guarigione (onde Alpha), espandendo la visione intuitiva, la chiarezza mentale e la creatività. Le Campane di cristallo hanno addirittura un effetto sulla struttura atomica dell’acqua, aumentandone il livello energetico.
L’acqua, lasciata in un bicchiere nell’ambiente dove risuonano le Campane, avrà un sapore più dolce.

    Nel nostro Paese stiamo facendo oggi i primi passi a riguardo, ma l’interesse, anche da parte del mondo scientifico, è alto. La tecnica è annoverata nell’ambito delle medicine vibratorie, al pari di pranoterapia, reiki, cromoterapia e tecniche energetiche di vario tipo. Lavora in profondità sui livelli più sottili, partendo anzitutto dal riequilibrio dei sette centri energetici spinali, i sette chakra.

    Ma come fa Yoga Nidra a far diventare il suono del cristallo ancora più potente e penetrante, amplificandone l’effetto di guarigione? Lo “yoga del sonno” deriva dalla antichissima pratica tantrica tradizionale di Nyasa (che significa “portare la mente su quel punto”) ed è già di per sé uno strumento potente di guarigione che conduce ad un totale rilassamento fisico, mentale ed emozionale, onnipresente nella terapia yoga. Portato alla ribalta negli anni ‘70 da Swami Satyananda Saraswati, è una vera e propria psicotecnica che lavora anzitutto sui corpi sottili, ciò che in Occidente chiamiamo, appunto, psiche.

    Durante la pratica di yoga nidra si appare addormentati, ma in realtà la coscienza continua a funzionare a un livello di consapevolezza più profondo. Non è ipnosi, quanto piuttosto uno rilascio totale di ogni tensione, raggiunto in uno stato intermedio di sonno-veglia, detto, nella psicologia moderna, “ipnagogico”. Quando l’abbandono è completo la ricettività è maggiore, mentre quando la coscienza è collegata ai sensi la ricettività è minore. Questo è il segreto. La mente conscia è come un terreno duro, mentre la coscienza profonda, raggiunta in yoga Nidra e propria del totale surrendering, è fluida e morbida e qualsiasi impressione la raggiunga, non può essere rifiutata. Ciò è la base per attivare ogni processo di autoguarigione, liberando quell’energia bloccata nelle contratture e indispensabile al riequilibrio.

    Yoga Nidra è usato con successo per sanare molte condizioni patologiche acute o croniche (asma, ipertensione, emicrania), nell’insonnia e nel recupero post-operatorio, ma dà il meglio di sé come antistress. Se la mente è tesa, anche lo stomaco è teso e così anche tutto il sistema circolatorio. Oggi siamo di fronte a una nuova epidemia di disturbi dovuti allo stress, causati dalla nostra difficoltà di adattamento ai ritmi sconsiderati della quotidianità. Malattie psicosomatiche come il diabete, l’ipertensione, l’emicrania, l’asma, l’ulcera, problemi digestivi e di pelle emergono da tensioni nel corpo e nella mente.

    Ai giorni nostri, è lo stress il vero killer globale: se si stempera la tensione, si lasciano fluire le emozioni e con esse tutti i sintomi derivati.

    E’ proprio grazie al completo rilascio, indotto dalla pratica di Yoga Nidra, che i suoni armonici dei cristalli ci attraversano come un fluido magnetico, facendoci vibrare fino al livello cellulare, anche grazie all’azione dell’acqua, di cui il corpo umano è composta al 70%, e che farà da conduttore d’energie.

    Il cervello così stimolato produce ormoni e sostanze chimiche in grado di sciogliere dolori, superare forme di dipendenza, rinforzare la volontà e vivere livelli più alti di consapevolezza, accelerando così la propria trasformazione ed evoluzione personale.

    Gli effetti delle Campane sono molteplici, potenti e veloci. Dopo una sessione molte persone sentono che le Campane stanno lavorando a distanza di giorni, anche dopo un mese. Le Campane sbloccano nodi energetici, fanno fluire l’energia nei meridiani, smuovano blocchi emotivi ed amplificano inostri pensieri e desideri, facendoli venire alla luce. Aiutano a lasciare andare le paure e i pesi del cuore e recuperare fiducia e amore verso se stessi e gli altri. Sciolgono rabbia, sensi di colpa, gelosia, purificando in profondità tutto il sistema corpo-mente.

    La struttura interna a spirale e la forma arrotondata delle Campane di Quarzo, produce inoltre un suono non lineare ma multidirezionale. Il loro suono ci circonda, ci attraversa e ci fa vibrare. Le loro vibrazioni stimolano le cellule, entrano nel corpo non solo dall’orecchio ma da tutte le dimensioni, anche dall’Anima. Il suono si fa fluido magnetico che percorre e avvolge il corpo come un onda del mare. A molti dà la sensazione di un massaggio delicato o di estasi ad altri può stimolare uno stadio di meditazione profonda e ad altri ancora un impulso psico-fisico.

    Le Campane di Cristallo possono costituire quasi strumenti iniziatici, che aprono al percorso sacro dell’individuo, al lavoro di profonda trasformazione interiore così necessario in questo “tempo della fine” di un lungo ciclo cosmico. Venuti a noi dalle profondità della terra, i cristalli nella forma circolare assunta nelle campane definiscono come una matrice per accogliere la luce e portarla nel profondo.

     

    BOX 1

    Le campane di cristallo, nome originale “Quartz Crucibles”, arrivano da noi alla fine degli anni ’80 e portano con sé mistero e fascino. In pratica si tratta di vasi nobili di quarzo composti per circa il 99,9% di silicio, prodotti con un procedimento tecnologico e portatori di un’antica saggezza. Nel loro utilizzo il potere rigeneratore del suono si unisce alle qualità speciali dei cristalli di quarzo, riconosciuti e venerati per centinaia di anni nelle culture sciamaniche come strumenti per catalizzare e accrescere le energie di guarigione e la comprensione spirituale, per amplificare la nostra connessione con dimensioni più alte della realtà e accordarci con il nostro vero Sé.

     

    BOX 3

    I benefici:

    • Intensa produzione di distensive onde alfa e delta
    • Eliminazione dello stress ed espansione della coscienza
    • Riequilibrio del flusso di energia nei chakra e nadi
    • Armonia nel sistema bioenergetico e mentale
    • Eliminazione dell’ansia e dell’insonnia
    • Stimolazione della creatività