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Madre Natura come Maestra – La natura non ti chiede di fare, ti mostra come ‘semplicemente essere’

La stagione invernale è alle porte.

Queste settimane di tardo autunno che portano al Solstizio d’Inverno possono avere in sé ampie dosi di tristezza o ansia, simile alla neve.

Mentre le nostre vite si immergono in una fitta oscurità, spoglia e nebbiosa, chiarezza e direzione possono venire meno.

Eppure, c’è saggezza nel lasciarci scivolare nell’oscurità.

Oggi, dopo una settimana particolarmente estenuante, ho portato me stessa e le mie sensazioni invernali nel bosco. Per la prima volta in questa settimana, ho camminato con le difficoltà che avevano avvolto la mia anima e generato dolore. Passeggiando in quel bosco striato di sprazzi di intensa luce solare, la mia mente si è calmata e sono riuscita a ricalibrarmi, respirare e lasciarmi andare.

C’era qualcosa negli ampi sentieri tra gli alberi che offriva speranza e la possibilità di abbracciare l’oscurità e trovare luce dentro. 
Mi sono resa conto che, quando inizio a camminare in tondo nella mia mente, è utile trovare linee rette all’esterno. Spazi aperti che ruotano attorno alla semplicità e alla calma. Il fruscio delle foglie che ricorda il rumore bianco che porta dolcemente il corpo e la mente a riposare. E l’abbraccio premuroso degli elementi che mi spingono a ricordare, a ricordare, a ricordare...

Ho appoggiato la schiena contro un ampio tronco d’albero e ho chiuso gli occhi. Sentirne il supporto silenzioso mi ha permesso di ritrovare un profondo senso di calma e assorbire l’intensità e la forza delle sue radici. È stato il modo più veloce e vero per tornare a me stessa; per ripristinare il benessere nel profondo del mio essere e dissipare la solitudine e la stanchezza.

Mi sono guardata intorno mentre le ultime foglie fluttuavano fino a terra e ho notato che la foresta non è mai ferma; che si muove seguendo un suo ritmo misterioso e sussurra messaggi che siamo troppo occupati per ascoltare.

Oggi ci viene detto di rallentare, di respirare, di rilassarci. Io spesso, anche grazie al mio lavoro, lo pratico. Ma a volte sembra una cosa da fare in più che si aggiunge alle mille altre…

Nel folto del bosco, ho compreso che se mi immergo completamente nella Natura e mi avvolgo solo nell’essere, non rimane proprio nessuno sforzo da compiere. 
Semplicemente, nell’assorbire la sua pienezza, si rivela la mia.
Nel nutrire l’anima, si torna a casa.

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